Renzo M. Grosselli ha dato alle stampe quasi 30 libri (scritti o curati da lui) e molti saggi brevi di taglio scientifico, in Italia, Brasile, Stati Uniti, Austria.
Ha collaborato con riviste e giornali italiani e brasiliani e con la R.A.I., ha partecipato a decine di congressi e simposi, ha organizzato un convegno internazionale sui flussi migratori italiani verso il Brasile a Trento nel 2001.
E’ stato ed è un apprezzato conferenziere (nel 2018, 8 conferenze in Brasile sull’avventura della ricerca e sui flussi emigratori trentini verso quel Paese).
La produzione bibliografica di Grosselli è iniziata nel 1986 con il volume di poesie <Latinoamerica. Paesaggi e pulsioni di un sogno tra la vita e la Morte> a cui sarebbe seguita un’altra silloge, <Sifilide, antologia di sorrisi> nel 1989 e il poema <Il fuco e la fica> nel 2000.
L’edizione di quest’ultimo poemetto, dedicato alla nascita della figlia Luna (Grosselli ha altri due figli, Serena e Pedro Enrico) è stata finanziata dalla pittrice Ines Fedrizzi ad un editore trentino che non ha voluto mettere il suo logo sul volume in quanto pensava che il titolo potesse dare fastidio al suo pubblico.
Distribuiti solo a Trento questi libri di poesia sono stati letti sostanzialmente da qualche amico e parente dell’autore.
Un peccato.
Per importanza si ricordano:
<La casa par far ciar> sull’epopea idroelettrica in Primiero (2003)
<Tatahuasi. La casa del padre. La missione francescana trentina in Bolivia, nei diari di padre Berardo Osti 1949/1977> (a cura di, 1999) sulla missione francescana trentina in Bolivia dal 1949
<Roncegno, un paese a cavallo del millennio> su un villaggio della montagna trentina, ispirato e dedicato a Paul Strand e Cesare Zavattini (col fotografo Piero Cavagna, 2002)
<Lawrence Ferlinghetti Italian Tour 2005> (con un atto d’amore dell’editore Nicolodi di Rovereto e di Danilo Curti), testo di Grosselli e fotografie di Walter Pescara (2006)
<Formént, formentón, formentàc> sulla cucina popolare del Pinetano nel ‘900 (2009, coautore Achille Leonardelli).
<Una gavetta di patate. Memorie di guerra e di prigionia dell’alpino Baldi Severino di Ospedaletto>, Scurelle (Tn) 2003 (a cura di);
<Camere con vista. Memorie e storie di albergatori e alberghi del Trentino dal Settecento al 2006> (2006);
<Il futuro scritto sul ghiaccio. Il pattinaggio a Piné, dalla pista sul Lago della Serraia all’Ice Rink>, parte storica del volume, a cura di P. Bernardi, <Ice in the Heart. Il ghiaccio nel cuore, Baselga di Piné 1946/Now>, (2017).
<L’odissea di Abramo. 1914-1918: fatica, paura e morte nel diario di Celli, soldato di Valsugana>, di recentissima pubblicazione, a cura di Renzo M. Grosselli e Stefano Delucca. Curcu e Genovese, Trento. (2018)
Ancora legato con un approccio di lavoro e fatica alla ricerca e con una visione romantica dell’indagine sul campo, Grosselli sta oggi lavorando alla seconda delle tre parti di <L’emigrazione dal Trentino tra le due guerre mondiali>, relativa al periodo 1919-1939 e ad un libro sui flussi migratori trentini verso l’Argentina.
In questi anni si concentra il suo massimo sforzo nella messa al mondo di volumi sulla storia dell’emigrazione trentina ed italiana con lunghe permanenze di studio in America Latina soprattutto.
Tra questi la quadrilogia di “Contadini trentini (veneti e lombardi) nelle foreste brasiliane”:
<Vincere o morire. Santa Catarina 1875-1900>, 1986
<Colonie imperiali nella terra del caffè. Espírito Santo 1874-1900) 1987
<Dove cresce l’araucaria. Dal Primiero a Novo Tyrol, Paranà 1874-1940> 1989
<Da schiavi bianchi a coloni. Un progetto per le fazendas> 1991.
I quattro volumi sono stati editi per conto della Provincia Autonoma di Trento che ha finanziato le ricerche propedeutiche agli ultimi tre (il primo fu autofinanziato, col trasferimento dell’autore, la moglie e la figlia Serena di 1 anno a Nova Trento in Brasile).
Ha dato alle stampe <Gli uomini del legno sull’isola delle rose. La vicenda storica del villaggio italiano di Campochiaro a Rodi 1935-1947>, risultato di una ricerca ad ampio raggio in Trentino, Italia e a Rodi.
Dopo tre cicli di ricerca sul campo e negli archivi in Cile, Grosselli ha pubblicato per il Museo Storico in Trento <Un urlo da San Ramon. La colonizzazione trentina in Cile 1949-1974>.
<Vincere o morire> è stato tradotto e lanciato in Brasile dall’Università Federale di Santa Catarina nel 1987, <Colonie Imperiali> dall’Archivio dello Stato di Espírito Santo nel 2008 e dal Senato Federale Brasiliano nel 2009. Uno stralcio del suo <Vincere o Morire>, relativo alla Spedizione Tabacchi, era stato pubblicato in Espírito Santo, come separata, nel 1991.
Il Museo Storico in Trento ha pubblicato <Oltre ogni confine. L’emigrazione da un distretto delle Alpi tra Otto e Novecento. Il Vanoi nelle testimonianze orali>.
L’Editrice Nicola Teti di Milano in collaborazione col Museo Storico in Trento ha pubblicato <Dal Trentino ai cinque continenti. Otto secoli di lavoro e lavoratori>. Prodotto in pochissime copie e nello stesso anno presentato alla Festa dell’Unità di Moena (Trento).
Nel 2007 inoltre ha dato alle stampe il romanzo <Il tirolese> che lui crede essere la sua più bella composizione in parole, di una intera vita.
Ha organizzato a Trento il convegno internazionale dal titolo <Trentamila tirolesi in Brasile> con i maggiori studiosi di emigrazione-immigrazione italiana in Brasile: da Luis A. De Boni ad Emilio Franzina, da Zuleika Alvim ad Angelo Trento, al grande linguista gaucho Ciro Mioranza (libro dallo stesso titolo uscito nel 2005 per conto della Regione Trentino-Alto Adige).
Nel 2000 il quotidiano <l’Adige> ha edito in fascicoli settimanali distribuiti nelle edicole col giornale, il suo volume <Storie della emigrazione trentina>: quando un argomento affrontato con taglio scientifico può riuscire interessante anche per il grande pubblico.
L’indimenticabile amico, il frate brasiliano Rovilio Costa, ha pubblicato con la sua casa editrice Est Edições di Porto Alegre, <Noi tirolesi sudditi felici di don Pedro II> distribuito, in lingua italiana, in Brasile.
Lo stesso è poi uscito in copia anastatica in Italia, per conto della Provincia Autonoma di Trento, su suggerimento dell’allora assessore Iva Berasi.
Ha pubblicato per i tipi del Museo degli usi e costumi della gente trentina di San Michele all’Adige il volume <L’emigrazione dal Trentino. Dal Medioevo alla Prima guerra mondiale>.
Per le edizioni Centro Documentazione Emigrazione di Trento ha curato la pubblicazione di <Là per me era come un paradiso. Memorie di Luigi, emigrato trentino>.
Negli anni ’80 si è specializzato nella raccolta di testimonianze di vita orali, registrando “in sonoro” più di un migliaio di ore di conversazioni, su vari temi.